20 gennaio 2012

Tutela contro la lettera di dimissioni in bianco

I lavoratori assunti con il sopruso della lettera firmata in bianco sono tantissimi. Il datore di lavoro che compie questo sopruso da un lato assume il lavoratore, spesso a tempo indeterminato, e dall'altro lo costringe a firmare un foglio in bianco oppure un foglio di dimissioni senza aggiungere la data: quel foglio servirà al datore nel momento in cui deciderà di sbarazzarsi del dipendente facendo passare il licenziamento per dimissioni volontarie perchè gli basterà ripescare quel foglio firmato tempo addietro e aggiungervi la data.
In questo modo si aggira la legge e si può decidere di cacciare il lavoratore che non si vuole più per una causa forzosa e non riconosciuta dalla legge tra le cause di licenziamento legittimo, come maternità, età, necessità di tagli del personale, ecc.

La tutela legale contro questo abuso è minima, anche perchè è necessario produrre delle prove concrete dell'abuso perpetrato.
Una delle soluzioni a tutela del lavoratore costretto a firmare la lettera di dimissioni all'atto dell'assunzione è offerta dai sindacati. Dopo aver firmato la lettera in bianco il lavoratore può recarsi presso l'ufficio vertenze del sindacato e depositare una dichiarazione autografa in cui attesta di essere stato costretto a firmare la lettera dal datore X presso l'azienda Y. La dichiarazione verrà conservata dall'ufficio e servirà da prova al momento del licenziamento/dimissioni forzato.

6 gennaio 2012

Decertificazione: i certificati non sono più necessari nei rapporti con la PA

Dal 1 gennaio 2012 la legge di stabilità 2012 ha fatto scattare la cosiddetta decertificazione. Si tratta del superamento del regime basato sulle certificazioni come strumento per attestare atti o fatti riferiti ai cittadini e finora richiesti dalle pubbliche amministrazioni (PA) nelle varie fasi di procedimenti amministrativi come richieste di autorizzazione, partecipazione a concorsi, ecc.
Ciò semplifica la burocrazia italiana, nota proprio per la sua lentezza e inefficienza, ed evita:
- al cittadino di provvedere a procurarsi certificazioni in giro per i vari uffici
- alle amministrazioni di velocizzare i procedimenti ed evitare l'emissione di certificati direttamente al cittadino ma di farlo con modalità automatiche e rapide direttamente all'amministrazione richiedente.

Ora le pubbliche amministrazioni potranno richiedere al cittadino solo dichiarazioni sostitutive di certificazione o dell’atto di notorietà, che sono compilabili in proprio dal cittadino stesso (si veda il DPR 445/2000).
Per legge di stabilità 2012 si intende la legge n. 183 del 12/11/2011 che modifica il DPR 445/2000 ovvero il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.

Le certificazioni continueranno ad essere utilizzate e valide nei rapporti tra privati e non potranno essere nè accettate nè richieste dalle amministrazioni pubbliche; tale violazione rappresenta violazione dei doveri d’ufficio.
Inoltre sui certificati deve essere apposta, a pena di nullità, la dicitura: “il presente certificato non può essere prodotto agli organi della Pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi.

Con la decertificazione le ammistrazioni pubbliche dovranno procedere in maniera ancora più rigorosa ad effettuare idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive.

30 dicembre 2011

Prenotazione di ostelli e alberghi via internet: esempio del Rome city hostel

Gli ostelli rappresentano l'alternativa alle strutture alberghiere tradizionali, soprattutto per chi viaggia per turismo o divertimento. Spesso non hanno nulla da invidiare ai piccoli alberghi e offrono dei servizi che non si trovano facilmente come connessione ad Internet, possibilità di utilizzare cucina, frigorifero, tavoli e sedie, come se foste a casa vostra, oppure lasciare i bagagli in custodia e pagare prezzi ragionevoli. Non si trascuri poi la compagnia che potreste incontrare; spesso sono turisti e spesso sono stranieri e giovani.

Le grandi città, e soprattutto quelle turistiche, sono piene di ostelli per tutti i gusti; ciò che conta è saperli cercare. Gli ostelli e, in generale, tutte le strutture alberghiere, possono dotarsi del supporto delle agenzie di viaggio. Tuttavia, ultimamente, è diventato fondamentale offrire servizi internet perchè la gente utilizza sempre di più questo mezzo per programmare i viaggi.
Oltre a dotarsi di un proprio sito internet, le strutture alberghiere si affidano a siti di aggregazione; questi pubblicizzano e vendono contemporaneamente i servizi di molte strutture e quindi consentono di confrontare servizi, prezzi, opinioni dei clienti, al contrario dei siti proprietari.
Tra i siti aggregatori più utilizzati e ricchi di strutture, in ogni parte del mondo, ci sono hostelbookers e hostelworld: essi consentono di cercare la località prescelta, visionare le strutture alberghiere in base a prezzi, numero di stelle, servizi e, infine, prenotare e pagare. Inoltre vi sono molte foto e opinioni dei clienti già stati nella struttura: se sarà stata di gradimento, l'opinione sarà positiva e contribuirà ad aumentare la sua valutazione sul sito, se sarà negativa la valutazione scenderà e il cliente saprà che quella struttura è poco apprezzata.

Ultimamante, abbiamo sperimentato il servizio di hostelbookers.com. Questo sito è ricchissimo di strutture in tutto il mondo e non prevede spese di commissione sulla prenotazione. C'è solo da pagare un piccolo acconto del 10% a garanzia della prenotazione; il resto si pagherà presso la struttura stessa al check-in.
Abbiamo affittato un posto letto in una camera in comune presso il Rome city hostel a Roma, per una notte. Al momento della ricerca, ci è sembrato uno degli ostelli più economici e con una buona valutazione ed opinioni dei clienti Abbiamo prenotato, pagato il 10% e stampato il ticket della prenotazione.

Pubblichiamo, adesso, l'opinione sulla struttura.

La permanenza è stata dal pomeriggio del giorno di arrivo alla mattina seguente.
L'ostello era situato in un appartamento nel quartiere Tiburtino; era abbastanza accogliente, al piano terra. Il vano comune era di medie dimensioni e aveva la reception, un tavolo con computer fisso per navigare, un divano, due tavoli piccoli e sedie, un tavolo grande, frigo, zona cottura, piccola TV a schermo piatto attaccata alla parete.
Gli interni erano di medio livello ed i mobili semplici.
La gente che ho incontrato, compresi gli addetti alla reception (giovani), erano tutti stranieri, per cui ho dovuto parlare inglese nonostante fossimo in Italia perchè nessuno parlava italiano. Ciò è stato per me uno stimolo positivo ma non è detto che sia lo stesso per chiunque.
Tuttavia tutti sono stati cortesi e simpatici, cosa da non sottovalutare.
Si poteva navigare gratis su Internet tramite Wi-Fi o computer fisso.
La mia camera era in comune ed era ben messa ma con qualche problema; aveva armadietti di sicurezza in legno ma il lucchetto non c'era; però l'unico ragazzo che stava con me in camera se ne è fatto dare uno alla reception probabilmente pagando.
C'erano un lenzuolo, una federa per il cuscino e una coperta, tutto pulito.
Il bagno era in comune, piccolo, ma con water, lavandino, doccia a chiusura scorrevole (che non ho usato), specchio. Non c'erano asciugamani, io avevo i miei.
Nei 12 euro che ho pagato era compresa la colazione, da consumare al bar di fronte (200 metri): cappuccino e cornetto. Inoltre, mi hanno fatto pagare la tassa comunale di 2 euro in vigore dal 2011, nonostante io sapessi che gli ostelli ne sono esentati; non ho insistito più di tanto, dovevo stare un solo giorno.
Fuori c'erano 15 gradi di giorno; nell'ostello si stava bene con una maglietta, anche di notte.
Si poteva entrare e uscire liberamente a tutte le ore.
Mi è stata data una cartina di Roma.
La mia camera, la R4, era una camera comune con 3 letti doppi a castello, un pò troppo bassi; la finestra era grande quanto una porta e dava su una strada in cui non c'era traffico ma le persone e le auto di passaggio disturbavano il sonno. Inoltre la tapparella era rotta e chiusa a metà per cui entrava un pò di luce.
La TV era praticamente inutilizzabile. La causa di tale disservizio era, probabilmente, l'inutilizzo pressochè permanente, visto che l'ostello è frequentato da giovani ragazzi stranieri che non di certo se ne stanno alla TV.

16 dicembre 2011

Scenari di crisi finanziaria: la perdita di valore del Ftse Mib nel giorno della fiducia al decreto Monti

Il Ftse Mib è il principale indice di borsa italiano. Esso raccoglie le quotazioni dei principali titoli quotati sulla borsa italiana.
Per precisazione, il nome sta per Financial Times Stock Exchange borsa di Milano; Ftse Group è la società inglese che gestisce l'indice e il suo nome deriva dal nome delle due società che l'hanno fondata, Financial Times e London Stock Exchange.
Alla luce della recente crisi dei mercati, partita dagli USA nel 2007 e diffusasi in tutto il globo, è importante capire in che modo essa abbia influito sulla ricchezza di borsa, ovvero sul valore che le società quotate hanno, cioè quanto valgono e quanto si dovrebbe ricevere in caso di vendita delle corrispondenti azioni. Il significato di ciò è fondamentale per gli investitori, soprattutto per i piccoli investitori, ovvero coloro che investono i loro risparmi.
Ebbene, curiosi di saperlo, siamo andati alla ricerca dell'andamento storico del Ftse Mib e abbiamo trovato un grafico molto esaustivo ed eclatante che mostra la netta perdita di valore dell'indice dal 14/05/2007 ad oggi 16/12/2011.
In poche parole, in media, un'azione di borsa di una generica società presente nel Ftse Mib, valeva 100 a maggio 2007 e vale 33 a dicembre 2011, cioè ha perso i 2/3 del suo valore. Questa perdita non è la stessa per tutte le società, ovviamente, ma è la media su tutte quante. Infatti, una certa società potrebbe aver perso il 10 % mentre un'altra il 50%.
Il grafico di cui parlo è possibile trovarlo sul sito Yahoo Finance, uno dei migliori siti di finanza, al seguente link:
http://it.finance.yahoo.com/echarts?s=FTSEMIB.MI#symbol=ftsemib.mi;range=my;compare=;indicator=volume;charttype=area;crosshair=on;ohlcvalues=0;logscale=off;source=;

Tale perdita non è equamente distribuita su tutto il periodo citato ma ha un picco minimo a marzo 2009. Da allora l'indice non si è più ripreso, complice l'aggravarsi di questa lunga crisi finanziaria, sicuramente peggiore di quella del 1929 in termini di volumi e di estensione.

Ma chi si è avvantaggiato di questa crisi? chi l'ha provocata?
La causa scatenante è stata la bolla dei mutui subprime, scoppiata negli USA. Il contagio si è poi diffuso e viene alimentato dalle speculazioni finanziarie: oggi la speculazione, alla continua ricerca di carne da macello, se l'è presa con i deboli stati europei: Grecia, Italia, Irlanda, Spagna, Portogallo. Se sentite parlare di PIGS si tratta dell'acronimo composto dalle iniziali di Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna; tuttavia sarebbe consono inserire la I di Italia, ma "rovinando" il riferimento ai maiali suggerito dall'acronimo stesso.
Speculatori sono, in primis, le banche d'affari internazionali: il controsenso è che molte banche abbiano ricevuto aiuti diretti dagli Stati e che quasi tutte si fanno prestare denaro dalle banche centrali a tassi agevolati, per poi rigirarli ai loro clienti a tassi più elevati, quindi guadagnandoci, e, per giunta, speculano sulla salute degli stessi Stati che, tramite le banche centrali, indirettamente, li finanziano e ne alimentano il business. Misteri dell'economia!!!

4 dicembre 2011

Consigli d'uso per le batterie al litio di notebook, portatili e cellulari

Come usare la batteria del portatile o del telefonino, dal momento che dura sempre meno di quanto ci si aspetta?
Oggi le batterie agli ioni di litio (Li-ion) sono decisamente le più diffuse per l'impiego dei computer portatili e dei cellulari grazie all'elevata carica che assicurano, al peso e alle dimensioni ridotte.
Tuttavia non siamo mai contenti e pretendiamo che la batteria duri ore ed ore prima che ci abbandoni.
Per un utilizzo efficiente della batteria è necessario sapere che ha delle caratteristiche diverse dagli altri tipi di batterie e, per assicurarle una vita quanto più lunga possibile è necessario adottare gli opportuni accorgimenti, sebbene l'uso porta inevitabilmente al suo esaurimento nel giro di 2-3 anni.
Un domani questo tipo di batterie potrebbe essere la fonte principale per l'alimentazione delle auto elettriche.


Perciò:

- caricare la batteria sempre al massimo e non farlo se non si scarica del tutto; in realtà, noi pensiamo che si sia scaricata ma il computer o telefonino lascia sempre un pò di carica, per garantirne un uso corretto;

- tenere la temperatura della batteria quanto più bassa possibile, al limite 0°C (ma non di meno);

- se non viene utilizzata per molto tempo, lasciarla carica a circa il 40% e non al massimo;

- se non si è in viaggio, usare il telefono/computer senza batteria ma con l'alimentatore; oggi, sempre più spesso, non è necessario anche staccare la batteria perchè vi provvede un circuito interno o alla batteria o al computer/telefonino, ma questo dovete verificarlo da voi perchè non vale sempre;
tuttavia, visto che la batteria si riscalda lo stesso, perchè è a contatto con il corpo del dispositivo, conviene estrarla dalla sua sede, quando possile;

- impostare una modalità basso consumo quando possibile (ad esempio, disattivando anche il Wi-fi/Bluetooth);

Nonostante si seguano tutti gli accorgimenti del caso, non si possono fare miracoli, pertanto le nostre batterie, dopo 2-3 anni di utilizzo frequente o continuo, avranno una durata di qualche decina di minuti per i portatili e di qualche ora per i cellulari e sarà necessario sostituirle, ma si sa già che si farà prima e sarà più conveniente cambiare cellulare o portatile.
L'importante è fare un uso corretto durante i primissimi giorni di utilizzo, in particolare per le prime due tre cariche. Ed essere troppo scrupolosi non farà rinvigorire la vostra batteria, al massimo contribuirà ad addolcirne l'invecchiamento: il troppo stroppia.

Tutte queste informazioni e molte altre si possono trovare sul sito http://batteryuniversity.com/, in inglese, ricco di contenuti e di indicazioni di uso per tutti i tipi di batterie.
Meglio accertarsi della reputazione dei siti che visitate perchè ci sono in giro anche falsi miti sulle batterie al litio e false informazioni, soprattutto sui forum.

1 dicembre 2011

Lampade fluorescenti (neon): rischi per la salute

Dopo il recente servizio della trasmissione Report riguardante i problemi di sicurezza dovuti all'uso di cellulari a causa delle radiazioni emesse, si sono riaccesi i riflettori su un problema vecchio e poco preso in considerazione dalla comunità, come spesso accade quando i temi scottanti si rincorrono e fa comodo a qualcuno minimizzarli o censurarli per sostenere gli interessi economici di qualche "amico".
Rischi per la sicurezza dell'uomo esistono dappertutto e molti sono inconsapevoli che oggetti di uso comune ed enorme diffusione potrebbero risultare dannosi alla salute ed è bene saperlo prima di utilizzarli. Purtroppo, quasi sempre, chi vende prodotti in giro per il mondo si guarda bene dal diffondere tali notizie e si fa dare una mano dagli organismi e istituti che dovrebbero tutelare la salute dei consumatori e dei cittadini, facendo ricerche e studi sui rischi correlati e invece, prima di dire "limitate l'uso dell'oggetto XXX" o "state attenti perchè l'oggetto YYY potrebbe comportare rischi gravi", dicono "non ci sono rischi accertati sull'uso di XXX".
E grazie, facile astenersi dal giudicare, peccato che se non lo fanno loro che hanno gli strumenti per studiare gli effetti sulla salute, chi deve allarmare e informare?

Ebbene, mi è capitato di leggere che le lampade a basso consumo, che fanno parte della più ampia categoria della lampade a fluorescenza, erroneamente dette "lampade a neon" oppure "neon", comporterebbero rischi per la salute umana per vari motivi che non riporto, ma rimando all'articolo che ho letto:

http://avvertenze.aduc.it/lapulce/della+serie+non+tutt+oro+quel+che+riluce+ovvero_15765.php


Inoltre, vi rimando al funzionamento di tali dispositivi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lampada_fluorescente

In conclusione, non dico che bisogna tornare all'età della pietra, mettendo al bando ogni prodotto della tecnologia, visto che molto di ciò che usiamo comporta, in qualche modo, rischi per la salute, soprattutto se usato senza le dovute cautele, ma mi aspetto che i cittadini-consumatori vengano informati su cosa fa male, cosa potrebbe far male e cosa è sicuro per la sua salute, in modo che possano decidere di comprare o usare qualcosa con la consapevolezza di farlo a proprio rischio oppure di non farlo e tutelarsi di conseguenza.

1 agosto 2011

Torna a Melpignano la Notte della Taranta 2011


Torna anche quest'anno l'appuntamento più atteso della musica tradizionale salentina, il concertone finale della Notte della Taranta (abbreviato NdT). La "notte" è quella del 27 agosto 2011, inizio alle 19.30, a Melpignano, provincia di Lecce, situato nella vicinanze di Maglie e raggiungibile tramite la SS16 in direzione Maglie-Leuca.

La NdT non è solo il classico concertone finale del 27 ma è un festival itinerante (oggi si direbbe un tour musicale) fatto di più di 10 tappe organizzate nei comuni della Grecìa Salentina nei giorni che precedono il concertone di Melpignano.
Anche quest'anno il maestro concertatore sarà Ludovico Einaudi, mentre tra gli ospiti ci saranno i Sud Sound System, i Chieftains, Justin Adams, il Canzoniere grecanico-salentino, gli Officina Zoè. Il nome più "grosso" è quello dei Sud, mentre non ci saranno personalità big del panorama musicale italiano, diversamente da altre edizioni.

Balzato alle cronache sin dalle prime edizioni, la NdT attira ogni anno circa un centinaio di migliaia di persone. Ricorre quest'anno la 14° e sarà la prima senza Uccio Aloisi, scomparso a novembre scorso.
Per raggiungere il piazzale del concerto è necessario lasciare l'auto nel parcheggio situato nella zona industriale e percorrere un tratto di circa 1 km a piedi, oppure utilizzare pullman e treni, visto che il transito nelle strade di Melpignano e dintorni è interdetto alle auto.